Attenzione: per ogni più specifica informazione e chiarimento a riguardo della cura della stomia, vi invitiamo a contattare lo Stomaterapista o il Medico del Centro per la Cura della Stomia più vicino.
La stomia deve essere trattata normalmente, usando delicatezza e fermezza, senza alcuna paura ed imbarazzo. La stomia non è una ferita, ma un organo nuovo che fa parte del corpo, quindi non occorrono per l’igiene e la pulizia materiali sterili ma solo puliti.
Ma come si cambia un sacchetto?
E’ importante avere sempre a portata di mano tutto il necessario per una corretta pulizia. Il materiale da avere a portata di mano è il seguente:
- sacca di ricambio e forbici con punta ricurva per ritagliare perfettamente il foro
- sacchetto in plastica per lo smaltimento dei rifiuti
- prodotto per favorire il distacco della sacca e per rimuovere eventuali tracce di adesivo dalla cute, disponibile sia nel formato spray che in salviette
- apposite salviettine detergenti oppure altri detergenti specifici (sapone neutro), per evitare che saponi troppo forti possano irritare, con garze bagnate con acqua di rubinetto tiepida o fredda
- rotolo di carta tipo “Scottex”® o salvietta morbida per asciugare
- eventuali strumenti per la rasatura della zona
- eventuali accessori consigliati dallo/a stomaterapista.
Dopo aver rimosso la sacca, con l’aiuto della carta si asportano i residui fecali. Utilizzando una salviettina detergente o carta con acqua e sapone, si lava delicatamente con movimento a spirale (dall’esterno all’interno). E’molto importante asciugare bene la cute prima di applicare la sacca (tamponando delicatamente la zona). A questo punto si può applicare la nuova sacca.
Ogni quanto tempo si cambia la sacca?
Se si usano dispositivi “a due pezzi” la placca deve essere sostituita ogni 3 giorni e la sacca due volte al giorno. Se, invece, si usano dispositivi “monopezzo” questi devono essere sostituiti una o due volte al giorno.
Vi suggeriamo i seguenti video relativi alla gestione della stomia tra i tanti che potete trovare in rete:
Igiene stomia con sacca monopezzo
Igiene stomia con sacca due pezzi
Irrigazione
Esistono diverse tecniche di riabilitazione: il metodo dell’irrigazione è quello che consente al portatore di colostomia sinistra di riacquistare un concreto controllo della funzione intestinale, di superare i problemi causati dalla continua fuoriuscita delle feci e di risolvere quasi completamente i timori legati alla perdita di gas e flatulenza.
L’obiettivo dell’irrigazione è quello di evacuare le feci ad intervalli regolari, raggiungendo una completa continenza tra una irrigazione e l’altra e quindi consentire una regolare vita sociale dello stomizzato.
Per eseguire l’irrigazione si dovrà disporre di set adeguati (irrigatori). Questi permettono l’introduzione di acqua nell’intestino, attraverso la stomia. L’acqua provoca lo svuotamento del colon. Il set per l’irrigazione è composto da una sacca graduata per contenere l’acqua, un tubo collettore dotato di morsetto, un cono atraumatico, una sacca di svuotamento aperta alle due estremità, che è tenuta fissa da una cintura regolabile o direttamente alla cute tramite una placca adesiva.
E’ buona norma che l’irrigazione sia eseguita sempre alla stessa ora, in base alle esigenze del paziente; meglio se un’ora circa dopo i pasti, in modo tale da permettere già un movimento peristaltico.
Si deve usare acqua calda a temperatura corporea (36-37°C), potabile, nella misura di 800/1000 ml., che dovrà defluire all’interno dell’intestino in un intervallo variabile da 3 a 7 minuti. Si deve quindi attendere lo svuotamento intestinale, che si verificherà in 20–40 minuti (durante questo periodo la persona può dedicarsi anche all’igiene personale, alle faccende domestiche alla lettura, …).
Con questa metodica si possono ottenere risultati sorprendenti, con una continenza che varia, a seconda del soggetto, da un minimo di 24 ad un massimo di 72 ore.
Dopo alcune irrigazioni non sarà più necessario indossare alcuna sacca: si potrà utilizzare una mini-sacca, anche solo una piccola medicazione pronta.