E’ importante che, prima del ricovero, il paziente incontri lo stomaterapista, la cui funzione inizia con la fase informativa preoperatoria ed avvia il supporto psicologico e relazionale necessario.
RICEVERE I PRESIDI
Durante il ricovero post-operatorio il personale infermieristico del reparto assisterà il paziente con l’utilizzo di ausili generici, gli stessi che gli saranno consegnati alle dimissioni, da utilizzare in attesa della visita programmata presso l’ambulatorio dello stomaterapista.
Qui il paziente riceverà tutti i consigli sulla gestione della stomia, sarà aiutato ad individuare il presidio più idoneo alla condizione specifica della propria stomia e riceverà i campioni da testare.
Nei giorni successivi, se il presidio consigliato corrisponderà alle esigenze dello stomizzato, lo stomaterapista compilerà la prescrizione dei presidi gratuiti che, dopo essere stata firmata dal Medico specialista, dovrà essere consegnata o inviata via mail alla AST di competenza per ottenere l’autorizzazione.
Una volta ricevuta l’autorizzazione, lo stomizzato potrà rivolgersi presso la sua farmacia di fiducia, senza nessun onere economico a suo carico, per ritirare i presidi autorizzati.
Ogni autorizzazione ha la validità di un anno ma può essere modificata in qualsiasi momento, ripetendo la prassi sopra descritta.
In alcune AST delle Marche, grazie alla battaglia vinta dall’Amistom, nei casi di stomia definitiva l’autorizzazione ha il rinnovo automatico.
I presidi autorizzabili variano a seconda del tipo di stomia e hanno della quantità massime mensili.
Lo stomaterapista, oltre ad aiutarci ad individuare i giusti ausili, valuterà le quantità necessarie per ogni specifica situazione.
L’Amistom sta portando avanti ulteriori battaglie, tra qui quella per consentire allo stomaterapista di prescrivere maggiori quantità di presidi, oltre in numero massimo previsto, se questi fossero necessari nella gestione di specifica stomia.
Ci raccomandiamo di conservarne in casa una quantità sufficiente a coprire un eventuale periodo di ritardo nelle forniture, ma di non ritirare dalla farmacia i presidi di cui abbiamo eccessive disponibilità.